L’attività  cerebrale durante il sonno

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Il cervello umano si comporta diversamente nelle diverse fasi di una giornata. Oggi vediamo in maniera piuttosto semplice l’attività  del cervello durante il sonno. È possibile studiare l’andamento dell’attività  attraverso il tracciato di un elettroencefalogramma (EEG). Durante la fase del sonno definita nonREM, le onde che si registrano sul tracciato appaiono piuttosto lente nel loro andamento, e talvolta raggiungono dei picchi abbastanza alti, la fase REM è del tutto opposta, le onde sono più veloci e meno regolari, questa fase è simile alla veglia, i tracciati di fatto sono quasi sovrapponibili. Cosa avviene in questa fase? Gli occhi sotto le palpebre eseguono dei movimenti rapidissimi, di qui la sigla REM –Rapid Eyes Moviment– questi movimenti sono segno di un’attività  cerebrale intensa, quasi più intensa di quella abituale di quando si è svegli, il cervello consuma molto ossigeno ed è in questa fase che si sogna. Seppur non sia ancora certo, pare che le forti impennate delle onde dell’EEG, rappresentino delle rielaborazioni velocissime di quanto è stato fatto durante il giorno, le conclusioni che ne derivano si tramuterebbero in immagini, quelle tipiche del sogno. Probabilmente questa è anche la fase dell’apprendimento, quella in cui si memorizzano le cose importanti e non. Recenti studi hanno evidenziato che grazie a questa fase è possibile poteziare l’acquisizione di alcune capacità  ripetitive, come scrivere al pc o andare in bici o fare la stessa strada tutti i giorni senza accorgersi quasi di percorrerla, diciamo che ci troviamo di fronte ad una sorta di automatismo. La fase nonREM e quella REM si alternano ripetutamente nel corso di quello che si usa chiamare sonno, in termini di durata si può arrivare a 50 minuti di sonno in fase REM, in una sola volta.

Publicato: 2008-12-06Da: Marketing

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