La neurochirurgia ai tempi dei Greci
[AP Photo/Greek Culture Ministry, HO]
Questo scheletro, reperito da un recente scavo nella città di Veria, circa 75 km a ovest di Tessalonica, fornisce la prova che gli antichi Greci eseguivano già sofisticati interventi di neurochirurgia.
I resti, datati al 3° secolo a.C., appartengono a una donna di età di circa 25 anni, che sembra essere morta a seguito di un craniotomia fallita che è stata eseguita per il trattamento di un grave trauma cranico frontale. Tanto per intenderci è una metodologia che oggi viene eseguita , creando una breccia ossea temporanea, per poter diminuire la notevole pressione intracranica a seguito di un grave trauma cranico diretto.
Il grande buco sopra gli occhi, è proprio un taglio chirurgico, il che suggerisce che il cranio è stato perforato con strumenti specializzati e non con un semplice e forte colpo di pietra.
[via wtopnews | foto Greek Culture Ministry]
martedì 18 Marzo 2008 ore 10:40
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