Il Prozac come il Placebo

Categoria: Archive IT Dossier Farmaci Psicologia
Tag: #depressione #Farmaci #placebo
Condividi:

Secondo un nuovo studio solo le persone con forti depressioni possono trarre vantaggio dall’assunzione di antidepressivi come il Prozac. «Anche se i pazienti dicono di ottenere miglioramenti quando prendono gli antidepressivi otterrebbero gli stessi effetti se non migliori assumendo un placebo» ha detto Irving Kirsch, professore dell’università  di Hull in Gran Bretagna. Questo significa che le persone depresse possono migliorare senza trattamenti farmacologici. Kirsch ha precisato di aver presentato tutti i risultati dello studio alla FDA (ente americano per il controllo sui farmaci) che poi saranno sottoposti anche alle autorità  europee. Gli antidepressivi come Prozac, stando alla ricerca, indurrebbero miglioramenti minimi rispetto al placebo, valutabili in due punti sulla scala Hamilton della depressione, che si compone in tutto di 51 punti. Nel mondo tale valore -benché minimo- è sufficiente per ottenere l’autorizzazione alla commercializzazione, ma questo non è altrettanto sufficiente in Gran Bretagna dove sono necessari tre punti sulla scala Hamilton per stabilire una differenza clinica significativa. La ricerca quindi vuole trasmettere il messaggio che la somministrazione di antidepressivi ai pazienti affetti da depressione non grave è sostanzialmente inutile, perché hanno minimi miglioramenti ed effetti secondari indesiderati potenzialmente maggiori dei benefici apportati.

Publicato: 2008-02-27Da: Bio Blog

Potrebbe interessarti

Dieta mediterranea contro la depressione

Arriva dalla Spagna la conferma che, come sosteneva il filosofo Ludwig Feuerbach, “noi siamo ciò che mangiamo”: in uno studio pubblicato da Archives of General Psychiatry un gruppo di ricercatori, guidati da Almudena Sà¡nchez-Villegas, ha evidenziato che la dieta mediterranea può esercitare un ruolo protettivo contro la depressione. Lo studio ha coinvolto 10.094 individui reclutati… Continua a leggere Dieta mediterranea contro la depressione

2009-10-22Bio Blog

Frequenze corticotalamiche

Gli ultimi studi sulla corteccia cerebrale, hanno permesso di riuscire a capire le associazioni corticali, di poter operare in awake surgery, di lesionare in maniera minore il tessuto nervoso durante gli interventi di neurochirurgia. La mappatura cerebrale ha permesso di capire moltissime cose sul comportmento dell’uomo e sulle scelte sollecitate a determinati stimoli. Uno studio… Continua a leggere Frequenze corticotalamiche

2009-07-02Bio Blog

Internet: l’ultima speranza

Internet, senza dubbio, è diventato oggi uno strumento indispensabile per la medicina, ma rappresenta anche un pericolo non indifferente per la salute del cittadino. È ormai diventata un’abitudine per moltissime persone consultare internet prima del proprio medico di famiglia per qualsiasi malessere, creando così allarmismi e psicosi nella mente di una persona che, probabilmente, non… Continua a leggere Internet: l’ultima speranza

2008-08-20Bio Blog

Funghi allucinogeni come psicofarmaci

Un effetto di benessere spirituale che dura oltre un anno dopo l’assunzione. A provocarlo sono i funghi allucinogeni, utilizzati da millenni in molte popolazioni a scopi mistico-religiosi, ma anche da giovani e meno giovani in cerca di esperienze alternative alle droghe pesanti. E oggi le proprietà  rilassanti e ansiolitiche di questi lieviti vengono viste sotto… Continua a leggere Funghi allucinogeni come psicofarmaci

2008-07-21Bio Blog