E-nose: il naso elettronico

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Vi avevo già  parlato tempo fa della realizzazione di uno dei primi nasi elettronici, ad oggi, dopo più di un anno, la ricerca ha fatto passi da gigante -in particolare le nanotecnologie– che hanno permesso agli scienziati del Southern Illinois University di Carbondale di realizzare un nuovo e-nose (naso elettronico) basato su nanofili (nanowire) di ossido di metallo. Kamina, questo è il nome del dispositivo, è costituito da un intreccio di nanofili di SnO2 impiegati come elementi sensitivi tramite una tecnologia multi-elettrodo che consentono l’analisi di odori e gas atmosferici. Uno degli inventori, il dottor Kolmakov, afferma che la morfologia e il principio di funzionamento dello strato sensibile agli odori presenta un certa analogia con i neuroni: la distribuzione random dei nanofili porta alla formazione di contatti e di percorsi multipli di percolazione per la trasmissione del segnale. La resistenza di questa percolazione, operazione lenta con cui si separano le componenti di una miscela mediante filtraggio attraverso strati di materiale solido, permette un controllo molto sensibile e raffinato sul gas. naso elettronico e-nose In seguito alla differenza stocastica del processo di percolazione tra ogni coppia di elettrodi, il sensore costituito da più elettrodi produce un segnale elettrico differente in risposta a sostanze differenti. Il processo è molto simile a ciò che accade nel nostro cervello: il sensore rileva gli odori, ne produce un segnale elettrico e con tecniche di imaging si produce l’immagine dell’odore. Nel corpo umano i recettori del sistema nervoso producono un segnale elettrico che arriva fino ai bulbi olfattori i quali trasmettono una specie di sensazione o immagine al cervello. [via nanowerk]

Publicato: 2007-11-27Da: Bio Blog

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