Sì a Campath per il trattamento della leucemia linfocitica cronica

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Bayer ha annunciato oggi che la Food and Drug Administration (FDA) ha approvato Campath (alemtuzumab) per il trattamento della leucemia linfocitica cronica a cellule B (LLC-B). Inizialmente Campath era stato approvato nel 2001 mediante procedura di approvazione accelerata per il trattamento della LLC-B in pazienti in trattamento con agenti alchilanti e non responsivi alla terapia con fludarabina. L’FDA ha stabilito che i risultati degli studi presentati nella sBLA soddisfano l’impegno di verifica post-marketing dei benefici clinici. Un’estensione delle indicazioni ad includere il trattamento di prima linea è attualmente oggetto di esame in Europa. Campath agisce in un modo completamente diverso rispetto alla chemioterapia ed è il primo e unico anticorpo monoclonale approvato dall’FDA per il trattamento della LLC-B. «Siamo entusiasti del fatto che Campath possa ora essere impiegato negli Stati Uniti per trattare i pazienti in una fase più precoce della malattia», ha dichiarato Gunnar Riemann, Ph.D., membro del Consiglio di Amministrazione di Bayer Schering Pharma AG. «L’attuale possibilità  di offrire Campath come trattamento di prima linea di questa malattia costituirà  un’importante differenza nella lotta alla LLC-B. Può aiutare i pazienti offrendo loro un approccio terapeutico potenzialmente più efficace, che può prolungare la sopravvivenza libera da progressione». Secondo la Leukemia and Lymphoma Society, negli Stati Uniti vengono diagnosticati ogni anno circa 15ooo nuovi casi di leucemia linfocitica cronica a cellule B (LLC-B). Si tratta del principale sottoinsieme della leucemia linfocitica cronica (LLC), la forma di leucemia dell’adulto più diffusa nel mondo occidentale. La LLC-B è caratterizzata dall’accumulo di cellule funzionalmente immature nel midollo osseo, nel sangue, nel tessuto linfatico e in altri organi. Poiché queste cellule B cancerose hanno una vita più lunga del normale, esse iniziano ad accumularsi soppiantando le cellule ematiche sane normali, diventando potenzialmente fatali. I sintomi comprendono spossatezza, dolore osseo, sudorazione notturna, febbre, diminuzione dell’appetito e calo ponderale. L’infiltrazione del midollo osseo determina una carenza di cellule ematiche sane, predisponendo così a sanguinamenti e a indebolimento del sistema immunitario ed esponendo il paziente a un maggiore rischio di infezioni. [via bayer]

Publicato: 2007-10-10Da: Bio Blog

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