Vendita di farmaci sfusi
Uno dei grossi problemi per chi acquista farmaci, è lo spreco degli stessi. Infatti, le confezioni in vendita presso le farmacie o nei supermercati hanno un quantitativo di prodotto che nella maggior parte dei casi risulta essere sovrabbondante allo scopo che si prefigge e che quindi, finita la terapia, è destinato a scadere.
Qualcuno, per ovviare all’inutile spreco, ha avanzato la proposta della vendita di farmaci monodose: un cambiamento che servirebbe solo a far guadagnare sempre le farmacie e a far pagare i consumatori, perché un prodotto monodose avrebbe costi di confezionamento che, in quasi tutti i casi, andrebbero oltre il valore del farmaco.
La vera alternativa è invece la vendita del prodotto sfuso, dietro richiesta del consumatore o indicazione della ricetta, in modo da garantire il quantitativo strettamente necessario per la cura della malattia e non oltre.
Ovviamente, questo si potrebbe attuare prevalentemente per i medicinali costosi dei quali spesso se ne devono usare solo poche dosi.
In stati come Galizia, Stati Uniti e Cuba dove la vendita dei farmaci sfusi è già una realtà il risparmio si aggira attorno al 35-45% e in Italia si stima che i soldi spesi in meno sarebbero circa 350 mila euro l’anno. Chissà se il Ministro della Salute Livia Turco o il Ministro alle riforme Pier Luigi Bersani sapranno cogliere questa opportunità per avvantaggiare ulteriormente i consumatori (cosa che, a quanto pare, non ha intuito l’On. Leopoldo di Girolamo non votando l’emendamento proposto).
[via Striscia]
mercoledì 25 Ottobre 2006 ore 03:48
A questo proposito ho sentito oggi un’intervista al ministro che giustificava il suo “voto contrario” alla fattibilità dei farmaci sfusi adducendo due motivazioni. La prima riguardava l’igiene e la garanzia dell’integrità del farmaco (la data di scadenza è sulla confezione); la seconda invece riguardava i foglietti illustrativi di cui ,con la monodose o comunque con il farmaco sfuso, si verrebbe privati,
Non riesco ad individuare se effettivamente tali motivazioni possano costituire un ostacolo reale a questa proposta che, in sè, mi pare proficua. Che ne pensa bioblog?:D
mercoledì 25 Ottobre 2006 ore 09:38
Ciao, per la data di scadenza credo che non ci siamo problemi perchè se una persona acquista lo stretto necessario per la cura, il farmaco in un paio di settimane non può scadere.
Per i foglietti illustrativi credo che si possa risolvere facendo una fotocopia dell’originale oppure il medico stesso nel momento in cui stampa la ricetta stampa anche le indicazioni dei farmaci prescritti.
mercoledì 25 Ottobre 2006 ore 10:14
beh effetivamente credo che tu abbia ragione e comunque si sa che se c’è la volontà di fare una cosa il modo lo si trova!
mercoledì 25 Ottobre 2006 ore 10:18
sisi infatti, le mie erano riflessioni su quanto sentito! sono facilmente impressionabile dal punto di vista “medico”!
mercoledì 25 Ottobre 2006 ore 11:19
ehehhe grande Chiara!
giovedì 26 Ottobre 2006 ore 10:29
Recentemente per una disgrazia in famiglia mi è capitato di buttare due barattoli di medicinali molto costosi usati pochissimo.
giovedì 26 Ottobre 2006 ore 10:40
A me invece capita ogni anno quando prendo l’influenza di andare nell’armadietto dei farmaci e di trovarli tutti scaduti… e così vado prontamente a ricomprarli sapendo già in partenza la fine che dovranno fare….
mercoledì 11 Giugno 2014 ore 20:34
potty training boys girls
Vendita di farmaci sfusi – BioBlog
mercoledì 8 Ottobre 2014 ore 05:30
auto-colorizer for google plus and facebook
Vendita di farmaci sfusi – BioBlog
domenica 9 Novembre 2014 ore 23:14
induction heater
Vendita di farmaci sfusi – BioBlog