Papilloma virus umano: la prevenzione è il modo per sconfiggerlo

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Tag: #malattie genitali #Papilloma virus #vaccino #Virus
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Negli ultimi anni si è parlato tantissimo del Papilloma virus umano, chiamato spesso con l’acronimo Hpv, di cui esistono oltre 100 ceppi, che hanno una predilezione per la cute causando verruche cutanee, mentre a preoccupare sono altri 50 ceppi che infettano prevalentemente le mucose genitali. In maniera particolare i ceppi 16 e 18 sono stati definiti oncogeni, in quanto responsabili del 70% delle forme di tumore al collo dell’utero. Sono stati identificati poi i ceppi 6 ed 11 responsabili di altre forme tumorali al collo uterino. Questo virus attacca le cellule mucosali genitali, per cui la via di trasmissione principale è quella sessuale, ma non è l’unica in quanto può avvenire per contatto cutaneo e può essere amplificato da fattori predisponenti nell’organismo, quali sistema immunitario, fumo di sigaretta, etc..

Le statistiche dicono che 8 donne su 10 contraggono il virus Hpv, nel corso della loro vita, ma nella maggior parte dei casi questo viene eliminato dall’organismo, ma in alcuni occasioni resta in esso. Si contrae più facilmente nelle donne sessualmente attive sia giovani che in menopausa. Ma come si manifesta il Papillomavirus?

Si presenta con condilomi, che sono delle verruche a livello delle mucose dell’ano e della vagina. Oltre a dare un fastidioso prurito possono recidivare se non curate bene e, possono nel giro di dieci anni, dare lesioni precancerose. In questo caso è necessario intervenire prima che si trasformino in lesioni tumorali al collo dell’utero.

Oggi è disponibile in Italia, un vaccino, che protegge con una copertura del 100% contro i ceppi 16 e 18 del Hpv, per un tempo di 5 anni senza necessitare di eventuali richiami. Esistono due tipi di vaccini, Gardasil, che è quadrivalente, proteggendo contro i 4 ceppi 6, 11, 16 e 18, mentre c’è il Cervarix, che è bivalente e copre contro i ceppi 16 e 18. Attualmente è disponibile gratuitamente solo alle dodicenni, anche se è consigliato a tutte le donne, nonostante il costo elevato, più di 500 Euro.

Il programma di vaccinazione non esonera le donne a sottoporsi ad un Pap-test annuale, perché è l’unico mezzo per difendersi dal rischio di sviluppare cancro al collo dell’utero, a qualsiasi età . Infatti questa indagine clinica consente di accertare o meno la presenza del virus e di eventuali lesioni precancerose, consentendo di intervenire tempestivamente.

Publicato: 2008-04-05Da: Bio Blog

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